Cú Chulainn /kuːˈxʊlɪnʲ/ pronuncia(irlandese, “Mastino di Culann”, scritto anche Cúchulainn, Cú Chulaind, Cúchulain, o Cuchullain o, in italiano, Cucullino) è un eroe della mitologia irlandese, protagonista del ciclo dell’Ulster nonché del folclore di Scozia e dell’Isola di Man.
Figlio del dio Lúg e di Deichtine, sorella del re dell’Ulster, nasce col nome di Sétanta ma conquista il nome con cui è più noto da bambino, dopo aver ucciso per difendersi il feroce cane da guardia di Culann, offrendosi in sua vece finché non sarà in grado di dare un risarcimento adeguato.
All’età di diciassette anni difende da solo l’Ulster dalle armate della regina Medb del Connacht nell’epico Táin Bó Cúailnge (“Il furto di bestiame di Cooley”). Gli viene profetizzato che le sue grandi imprese gli garantiranno fama eterna ma che la sua vita sarà molto breve (cfr. riferimento al mito greco più antico di Achille).
Combatte sul suo carro, guidato dal fedele auriga Láeg e trainato dai cavalli Liath Macha e Dub Sainglend. Diviene famoso per la sua frenesia in battaglia (rìastrad), le cui modalità permettono il paragone con la figura del Berserkr.
La nascita
Diverse sono le storie sulla nascita di Cú Chulainn. In una delle più antiche sua madre Deichtine è la figlia e l’auriga di Conchobar mac Nessa, re dell’Ulster, e accompagna il padre e i suoi fedeli in una caccia ad uno stormo di uccelli magici. La neve comincia a cadere e gli uomini dell’Ulster cercano riparo, trovando una casa che offre loro ospitalità. La moglie del loro ospite va in travaglio e Deichtine assiste alla nascita di un maschio; contemporaneamente una cavalla dà alla luce due puledri. La mattina dopo la compagnia si ritrova al Brug na Bóinde (il terrapieno neolitico presso Newgrange): la casa e i suoi abitanti sono scomparsi, tranne il bambino e i due cavalli: Deichtine porta a casa il neonato e lo alleva ma questo si ammala e muore. Allora le appare il dio Lúg, e le rivela che l’ospite misterioso di quella notte era proprio lui, e che ha deposto nel suo grembo un figlio, che dovrà chiamarsi Sétanta. La sua gravidanza dà scandalo e la giovane viene promessa sposa a Súaltam mac Róich, anche se nell’Ulster gira voce che lo stesso re Conchobar sia il responsabile. Deichtine abortisce e così si presenta al suo marito “completamente vergine”. Dall’unione legittima nascerà un figlio, cui sarà posto il nome Sétanta. Per questo si dice che Cú Chulainn sia stato concepito tre volte, come marchio del suo essere fuori dal normale.
In una versione più recente e meglio conosciuta della nascita di Cú Chulainn Deichtine è la sorella e non la figlia di re Conchobar. Un giorno sparisce da Emain Macha, la capitale dell’Ulster. Come nell’altro racconto gli uomini dell’Ulster vanno a caccia di uno stormo magico, sono sorpresi da una tormenta di neve e trovano ospitalità in una casa. Il loro ospite è il dio Lúg, ma la sua compagna è la stessa Deichtine. Il loro figlio si chiama Sétanta. I nobili discutono tra loro su chi di loro dovrà adottare il piccolo, finché il saggio Morann suggerisce che più di uno diventi suo tutore:
lo stesso re Conchobar;
Sencha mac Ailella, che gli insegnerà il giudizio e l’eloquenza;
il ricco Blaí Briugu, che lo proteggerà e provvederà per lui;
il nobile guerriero Fergus mac Róich, che si occuperà di lui e gli insegnerà a proteggere i deboli;
il poeta Amergin, che lo educherà, e sua moglie Findchóem, che gli farà da balia.
Sétanta crescerà nella casa di Amergin e Findchóem nella piana di Muirthemne nell’odierno County Louth, al fianco del loro vero figlio Conall Cernach.
Storie più recenti
In una storia più recente si dice che quando San Patrizio stava cercando di convertire re Lóegaire al cristianesimo lo spettro di Cú Chulainn apparve sul suo carro, avvertendo il sovrano dei tormenti che aspettano i pagani all’inferno.
L’aspetto di Cú Chulainn
Occasionalmente i testi descrivono l’aspetto di Cú Chulainn: l’eroe viene di solito descritto piccolo, giovanile, senza barba, coi capelli (o l’incarnato) scuro.
Ad esempio nel Corteggiamento di Emer e nel Banchetto di Bricriu egli viene detto “scuro (o cupo), un uomo triste, il più affascinante degli uomini di Erin (Irlanda)”. Nell’Avvelenamento degli Uomini dell’Ulster viene descritto come “piccolo e dalle ciglia nere”. Nel Carro Fantasma di Cúchulainn si dice che “i suoi capelli sono sottili e neri, lisci come se fossero stati leccati da una vacca… nella faccia i suoi occhi brillano svelti e grigi”.
Tuttavia la profetessa Fedelm nel Táin Bó Cúailnge lo dice biondo. La più elaborata descrizione del personaggio appare proprio nel Táin, dove il giovane Cú Chulainn viene detto bello, con i capelli cangianti tra il castano, il rosso e l’oro, annodati tre volte sulla nuca, eppure discendenti mossi sulle spalle e sul collo. Tipicamente gli sono attribuite quattro fossette in ogni guancia, sette pupille, sette dita ai piedi e alle mani, e unghie forti come quelle di un falco.
Riferimenti culturali
Cú Chulainn è presente come personaggio in numerose opere, inclusi romanzi, film, anime e videogiochi. All’eroe mitologico sono state dedicate anche alcune canzoni. Nell’anime Fate/Stay Night e Fate/Stay Night Unlimited Blade Works Cù Chulainn appare come Servant di grado Lancer. Il suo Noble Phantasm è il Gae Bolg, la sua lunga lancia rossa, attraverso il quale uccide i suoi nemici colpendoli direttamente al cuore. Appare pure in Bravely Second: End Layer come boss e proprietario dell’asterisco del del cocchiere. Durante la sua rinascita, viene fuso per errore con il suo destriero, assumendo l’aspetto di un centauro.
(fonte:Wikipedia)