Quando dicembre bussa alla porta, la casa prende a danzare a un ritmo inconfondibile e gioioso. C’è una festosa frenesia che la pervade, un’atmosfera di attesa … E mentre addobbi e ricordi escono dalle scatole, e l’albero si accende, e la lista dei regali si accorcia – man mano che i pacchetti spuntano qua e là – persino quelli con la scorza più dura decidono che è arrivato il momento di deporre la corazza e tornare un po’ bambini: e si arrendono al Natale. Lo spirito natalizio è, per sua intima natura, un tantino regressivo: ci si ritrova senza neanche accorgersene a credere alla Befana, a guardare una tazza di cioccolata senza retropensieri dietetici, e a trovare frequentabili film e canzoni a tema, e perfino certi maglioni jacquard sferruzzati da vecchie zie, altrimenti destinaci alla naftalina tra i cimeli di famiglia. Ma se come me siete tra quelli che non vedono l’ora di arrendersi, e siete disposti ad accogliere Babbo Natale a braccia aperte, perché una piccola regressione ci vuole, una volta l’anno, per riequilibrare undici mesi di vita da adulti, troverete in queste pagine pane per i vostri denti… e non solo in senso metaforico, giacché un paio di ricette di pane ce le trovate per davvero! Questo è il racconto di una piccola cucina – una cucina vera, proprio come la vostra – che si anima di avventure dagli esiti commestibili, aspettando il Natale.
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